Voynich Hacked Ep. 37 – Ver. 1.0 – Underground Monti Sibillini – Leonardo da Vinci – Caso Caponi

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Leonardo da Vinci – Caso Caponi

In questo video, l’oratore presenta la sua ricerca che collega il misterioso manoscritto Voynich ai Monti Sibillini e a diverse fonti storiche e artistiche. Vengono proposte interessanti connessioni e ipotesi che meritano un’attenta considerazione.

Punti chiave:

  1. Viene illustrata la decodifica del manoscritto Voynich attraverso una mappa dei Monti Sibillini risalente al 1400, disegnata da Antoine de La Sale.
  2. Si esplora il legame tra il manoscritto Voynich, le leggende sulla Grotta della Sibilla e il Lago di Pilato, proponendo che il manoscritto rappresenti un’installazione sotterranea con 12 accessi nei Monti Sibillini.
  3. Si suggerisce che figure come Francesco Bacone e Leonardo da Vinci fossero a conoscenza di questo presunto segreto sotterraneo, come indicato da alcuni loro scritti e dipinti con riferimenti ai Monti Sibillini e alla Grotta della Sibilla.
  4. Vengono presentate immagini del manoscritto Voynich raffiguranti persone all’interno di “botti”, collegate a un’iconografia di Francesco Bacone e ai “viaggi di Ulisse”.
  5. Si esplora un possibile collegamento tra il manoscritto Voynich e le descrizioni di presunte “razze aliene” presenti in un documento della National Security Agency americana chiamato “Blue Planet Project”.
  6. Si propone l’idea che la “manna dal cielo” menzionata nell’Esodo biblico fosse in realtà un mezzo volante che trasportò gli Israeliti dal Monte Sinai ai Monti Sibillini, supportata dal lavoro di alcuni ingegneri.

In questo video, l’oratore tesse una fitta rete di connessioni tra varie fonti storiche, artistiche e mitologiche, proponendo ipotesi stimolanti sull’esistenza di un’antica installazione sotterranea nei Monti Sibillini, conosciuta da figure come Leonardo da Vinci e Francesco Bacone.

Trascrizione del video:

Ciao ragazzi, allora oggi farò delle considerazioni un po’ particolari. Vi spiegherò qualcosa di più curioso e particolare. Io ho decifrato il manoscritto Voynich grazie a una situazione fortuita. Un giorno stavo davanti al mio tavolo da lavoro a preparare trucchi di magia e illusionismo come artista da strada. Mentre ero su questo tavolo, avevo il cellulare acceso con una tematica che mi piaceva, tipo gli UFO e gli alieni. Mi incuriosiva, quindi ascoltavo i vari video finché non incappo in un video di Filiberto Caponi.

[Musica]

“Nelle campagne intorno ai Monti Sibillini, un uomo avvista e fotografa una creatura aliena. È il celebre caso Caponi del ’93. Lui ha poco più di 20 anni, torna a casa, parcheggia la macchina e sente un grido di un animale. Si filamenta, scende dalla macchina, vede in terra un sacco. ‘Comunque sento un rumore che non avevo mai sentito. Esatto, io abito in un paese di montagna, per cui sono abituato magari a sentire cani, volpi. Quindi, voglio dire, ma questo rumore non rientrava fra quelli che almeno io conoscevo, per cui mi sono incuriosito parecchio.’ Qua è un verso strano, molto simile a un insetto ma molto forte, però allo stesso tempo aveva una sua frequenza. Quest’altra foto, eh, dovrebbe essere nudo, anche se la pelle mi sembra addirittura ustionata o bruciata. L’unico particolare inquietante sono questi due tubetti che spuntano dal petto, che sembra non entrasse niente, roba del genere. ‘Che è successo? Le altre fotografie, eh, alcune fotografie si sono alterate perché io, quando ho fatto le prime due, poo, le ho riposte in una cassetta di legno.'”

Io ho avuto un incontro con degli umani ma con una strana divisa. La divisa era molto simile, io l’ho chiamata un po’ “da becchino” perché sono tutti rigorosamente vestiti elegantemente e, diciamo, mi hanno inseguito, mi hanno fatto notare in vari modi che non stavo evidentemente a dire che forse era meglio lasciar stare. Ricordate che queste foto sono state scattate nel ’93, quando non erano molto diffusi i personal computer e i programmi di grafica computerizzata erano disponibili solo per le grandi aziende. È quindi escluso che ci siano dei ritocchi di tipo digitale.

E io, essendo Vigile del Fuoco, ve lo faccio dire da Google: “Vigili del Fuoco, elicotteristi UFO a Pescara. Il reparto di volo di Pescara, tra, è successo un fenomeno che ha suscitato curiosità e dibattito tra gli appassionati di ufologia. Uno tra i casi più noti c’è quello del 15 giugno del ’93, lo stesso anno in cui Filiberto Caponi ha fatto le Polaroid, quando alcuni elicotteristi Vigili del Fuoco avvistarono un umanoide volante sopra la città.”

Bene, quando Filiberto Caponi ha citato i Vigili del Fuoco, e io essendo comandante di motonavi dei Vigili del Fuoco, l’unica cosa che ho fatto la più immediata è stata telefonare al comando elicotteristi di Pescara dei Vigili del Fuoco e ho chiesto se era mai successa questa cosa con il quale, e c’è un articolo su Internet. E purtroppo, fortunatamente, questi cinque Vigili del Fuoco dentro l’elicottero, col quale stavano quasi per andarci a sbattere su un umanoide volante sopra la città, in realtà era sopra l’aeroporto, due erano morti perché io ho telefonato nel 2000 e tre erano in pensione, e m’hanno confermato le stesse cose, gli stessi dettagli dell’umano che ha visto Filiberto Caponi.

Quindi la ricerca sul Voynich, essendo un libro del mistero, ha iniziato a concentrarsi come dei puntini statistici sulla zona dei Monti Sibillini, la quale zona dei Monti Sibillini presenta numerose anomalie nel passato. Quindi l’idea che nei Monti Sibillini ci fosse qualcosa di strano, ho visto le leggende e che il manoscritto Voynich parlasse di qualcosa talmente strana e crittografata, si è fatta avanti.

Adesso vi faccio ascoltare qualche leggenda dei Monti Sibillini, ve lo faccio leggere da Google, intelligenza artificiale, da Bing:

“Vediamo un po’ se i Monti Sibillini sono una catena montuosa dell’Appennino centrale. Leggi, vediamo un po’ se le leggende che affascinano da secoli i visitatori e gli abitanti del luogo. Tra le leggende più famose ci sono quelle che riguardano la Grotta della Sibilla e il Lago di Pilato, due luoghi misteriosi e suggestivi. La Grotta della Sibilla si trova sul Monte Sibilla a 2173 m di altezza ed è considerata la dimora di una Sibilla particolare, la Sibilla dell’Appennino, una profetessa che diventa maga, fata o strega a seconda delle versioni. Secondo il mito, la Sibilla avrebbe un regno sotterraneo dove vivrebbe in eterna giovinezza e bellezza, circondata da fate e cavalieri. Molti sono stati i personaggi storici e letterari che hanno cercato di entrare nella Grotta per scoprire i segreti della Sibilla, tra cui il cavaliere francese Antoine de La Sale, il poeta italiano Ludovico Ariosto e il protagonista del romanzo cavalleresco ‘Il guerrin meschino’.”

Ora mi vorrei soffermare sulla ricerca di Antoine de La Sale, la quale è stata fondamentale per la mia ricerca, in quanto la mappa che fa Antoine de La Sale della Grotta della Sibilla è la prima mappa che ho decodificato sul manoscritto Voynich. Vi faccio vedere di cosa sto parlando.

(Mostra un’immagine)

Che vedete? È la mappa che fa Antoine de La Sale: osservate Monte Monaco, il lago della Sibilla e, scusate, la montagna della Sibilla e dall’altra parte presenta la salita verso il lago della Sibilla che oggi è chiamato Lago di Pilato. E la curiosità è stata quindi: c’è un osservatore che sta qua, osserva Monte Monaco spostato a destra un tantino rispetto all’ingresso della Sibilla, ci sono dei fronzoli, no, chiamiamoli delle fasce, e poi c’è un lago e una chiesa.

Sul Voynich, come cartografo avendo riconosciuto che le mappe erano delle mappe, ritrovo lo stesso allineamento che adesso vi faccio vedere. Innanzitutto scopro la posizione dell’osservatore, ben segnata. Io qua adesso voi non vedete ma c’è un segno qua. In tutte le mappe panoramiche sferiche c’è un segno dove l’osservatore ha preso con il goniometro e la trigonometria ha riprodotto il tutto. Ritrovo le stesse fasce, ritrovo il monte, ritrovo l’allineamento con Monte Monaco leggermente spostato sulla destra, ritrovo una chiesa e ritrovo il Lago di Pilato.

Che in qualche modo…adesso cerco di farvelo vedere in questa prospettiva: quindi osservatore, spostata a destra Monte Monaco, l’accesso la Grotta della Sibilla con i fronzoli come qua, e una salita verso una chiesa che sarebbe Santa Maria di

e una salita verso una chiesa che sarebbe Santa Maria di Foce e il Lago di Pilato. Ma chi mi verifica l’esattezza di questa ricerca è una successiva mappa ufficiale fatta dal Vaticano. Il Vaticano nel 1500 fa una mappa del Lago di Pilato, quindi dei due laghetti perché quando non è molto pieno d’acqua, i due laghetti sono questi. E il Vaticano, ho levato il marchio di copyright, dice “il lago della Sibilla” e presenta dei cerchi concentrici, uno e due. Gli stessi cerchi concentrici qua dicono le chiacchiere dei locali, dicono che questo sia il monte della Sibilla. Qua c’è Norcia, qua c’è Castelluccio. E effettivamente se voi osservate il centro della mappa Voynich del Lago di Pilato, potrete vedere che è uguale al centro del Lago della Sibilla, essendo rispettati tutti gli allineamenti delle chiese, anche se distrutte appositamente, che sarebbe Santa Maria di Foce, la quale abbiamo trovato dov’era.

Ora non voglio parlare io, ma voglio far parlare Leonardo da Vinci. Leonardo da Vinci utilizza un codice crittografico visivo, utilizzando questo “è San Giovanni Battista”, utilizzando il dito per indicare un qualcosa di particolare. In molti dei suoi dipinti viene visto utilizzare il dito indice per indicare qualcosa, dove puntare l’attenzione.

Adesso questa è una puntata di History Channel, “Ancient Alien”, “Vinci Secret Message”, ma molti di voi l’avranno vista anche in italiano. Purtroppo non è ritrovabile facilmente in italiano perché è ancora peggiore.

Leonardo da Vinci scompare per 2 anni e lascia un appunto “Entrerò in una grotta”. Io affermo che la grotta dove lui entrerà è il sistema di tunnel e cunicoli collegati alla Grotta del Monte Sibilla, sebbene la Grotta sia occlusa, quindi altri tunnel che portano sempre nella stessa installazione sotterranea.

Ma prima di andare avanti con quello che rivela Leonardo da Vinci, e questo potete andarvelo a vedere nei musei, quindi non dovete credere a me o a History Channel, sebbene io, come Vigile del Fuoco, comandante di motonavi, amico di Filiberto, per me è un carissimo amico, perché come Gino, come Stefano e come Basilio, cioè quando poi ricerchi c’hai uno scopo, come Roberto, come Monica, come un sacco di tante altre persone che ci siamo ritrovati, come Rocco, ritrovati a comprenderci semplicemente perché stavamo facendo quella ricerca, poi saremo degli stronzi, dei grossolani, delle persone non colte, però in questa cosa siamo uniti.

Quindi io adesso vi faccio vedere qualcosa di molto particolare. Nella mia ricerca ho sostenuto che Ruggero Bacone, francescano, quello che vedete a sinistra, e Francesco Bacone, Roger Bacon e Francis Bacon, erano a conoscenza del segreto che sta sotto i Monti Sibillini. E Francesco Bacone, nel 1500, circa 200 anni circa dopo il socio Ruggero Bacone, Francesco Bacone, Ruggero Bacone, Francesco Bacone, scrive. Tutti e due vengono uccisi, vengono assassinati da una setta segreta legata ai servizi segreti vaticani.

Adesso io non ve sto a spiegare in quale modo, cioè questa è un’ipotesi ma è molto reale. Io non posso raccontarvi tutto senò vi annoierei. Francesco Bacone fa un disegno in un testo, “La nuova Atlantide”. Questa “Nuova Atlantide” viene pubblicata postuma, dopo la sua morte, dove viene detto che Francesco Bacone era morto per essere stato sulla neve a fare degli esperimenti.

Ora, Francesco Bacone fa un’grande opera, fa un disegno che è un anagramma innanzitutto di un’isola, perché lui parla della “Nuova Atlantide” che sta in un’isola, da cui “San Giorgio all’Isola” e “San Biagio all’Isola” che stanno sui Monti Sibillini. Ora fa una cosa eccezionale, mette una grotta con delle botti. La grotta con delle botti.

La Grotta con delle Botti. Allora vediamo innanzitutto dove le botti esistono sul manoscritto Voynich. Il manoscritto Voynich viene rappresentata una mappa centrale di un’installazione sotterranea posta a quota 950 m circa seguendo il discorso delle scaglie, ma ci sono 12 ingressi che ho dipinto con vari colori per farveli corrispondere a un’altra mappa che sta sempre sul manoscritto Voynich, dove ci sono delle persone inserite in botti. Vedete le botti? Queste bocce, questi accessi sono contraddistinti da una croce, una croce, una croce che adesso vedete in maniera lì dove ci sono le freccette, ma adesso ve le ingrandisco. Queste sono le famiglie perché si trovano i Lovato, i Rovetto, i Rovere, i Marotta, i Saros, i Rosati o Rosato. Qui ci sono delle famiglie che in qualche modo messe in botti, in qualche modo sanno e codificano gli accessi.

Ora il discorso della botte che avete visto su un’iconografia di Francesco Bacone con le botti, cioè uno che amministra le botti, è famosa nella nomenclatura dei viaggi di Ulisse quando visita l’Isola dei Serpenti, dove viene scritto che i personaggi fuggirono nascondendosi in botti che poi vennero raccolte dalle navi che passavano per sfuggire all’Isola dei Serpenti.

E guarda caso Antoine de La Sale parla dei serpenti sul “Il paradiso della regina Sibilla”. L’anagramma di Francesco Bacone del 1500 è interessante. Innanzitutto mappa un sottomarino nel 1560, mappa un uomo che vola con le ali sopra una catena montuosa posizionata sud-nord in questo modo: dove questo è il Gran Sasso, dove c’è il centro quello di ricerca segreto pagato coi nostri soldi, c’è il Monte Vettore e c’è la grotta della Sibilla. Un uomo che vola con le ali di pipistrello è l’anagramma di un qualcosa che sta in una grotta. Ok, ma la grotta è ancor peggio, perché nel contesto primaverile vedete portano via della frutta, ci sono gli alberi in fiore, c’è un palazzo messo sopra una spina, una spirale. Il fatto che ci sia del ghiaccio su una grotta significa che la grotta non può stare a livello del suolo perché a primavera il ghiaccio su una grotta non si forma. L’unico modo per cui a primavera possa formarsi il ghiaccio in una grotta è il fatto di stare in alta quota come la grotta della Sibilla.

Ma se questo non vi bastasse, Francesco Bacone fa un grosso dispetto, per questo lo uccidono, perché fa un altro anagramma in questo rebus: “Mont m s i bels”, “Monte sibel”, “Sibilla” è quello che può fare al massimo. Ora vorrei che vi concentraste su questo palazzo a quattro torri, è questa spirale, e vorrei andare un attimo sul manoscritto Voynich. Ora il palazzo quadrato con la spirale venne riportato anche sul manoscritto Voynich, ma continuo perché io voglio farvi parlare Leonardo da Vinci durante questa ricerca. Il fatto che sia stato portato un violino, un violoncello, “Mont sibel”, vi voglio portare un attimo… No, vedete che questo violoncello c’ha una caratteristica, c’ha il nodo che apre a sinistra sopra dove c’è le corde, vedete la forma dei Monti Sibillini? Eh, spiego: “Santuario dell’Ambro” che non è Ambro ma è amaro, perché i Benedettini hanno cambiato la “a” dalla “b”, la forma geografica del Monte Amandola con il ricciolo dello strumento che va a sinistra è esattamente riportata nel testo di Francesco Bacone.

Ma nel testo di Francesco Bacone, il quale scrive la “Nuova Atlantide”, che la descrizione di questo popolo c’è qualcosa ancor di più. Ora prima di arrivare all’Ultima Cena di Leonardo Da Vinci, vi volevo far vedere come Francesco Bacone ovviamente parla di qualcuno che porta via il dolce da un Giardino dell’Eden, il quale portando via del dolce diventa amaro, come esattamente si chiama la zona dell’Amaro che voi conoscete oggi come zona dell’Ambro, ma lui fa una catena montuosa dove mette il Gran Sasso, mette un posizionamento sud-nord, e poi quindi il nord è a destra, no, perché vedete che se il sud sta qua, la rota, dopo ne parliamo, va verso destra il nord.

Ora io ho messo la stessa posizione dove il nord su Google Earth è a destra, questo è il Gran Sasso, questo è il Gran Sasso, e qua in lontananza esattamente posizionato con la rosa dei venti di Francesco Bacone c’è il Monte Vettore e il Monte Sibilla, da cui un personaggio che vola con le ali da pipistrello è un anagramma perfetto di qualcuno che sta in una grotta.

Ora, questo è il Gran Sasso, questo è il Gran Sasso, e poi in lontananza vedremo avvicinandoci che ci sarà il Monte Vettore. Eccolo qua e dovremmo andare più basso e inclinare un po’ di più, aspettate. Mmh, il Gran Sasso e questo è il Monte Sibilla, ma fermiamoci, io vi assicuro che è perfetto. Mmm, qua potete capire poco, dovete indagare voi se avete voglia.

Fermiamoci un attimo su questa iconografia perché vi volevo far parlare Leonardo da Vinci, metterlo in contatto con la NSA, con la CIA, e metterlo in contatto con Francesco Bacone e il manoscritto Voynich. Volevo creare una connessione grazie alla ricerca di ricercatori liberi come Omega Click, il quale, come tutti noi, possiamo commettere qualche sfondone, ma quando presentiamo documenti questi sono innegabili perché i documenti non li abbiamo scritti noi.

Omega Click parla di “tra virgolette razze aliene”. Io direi razze molto terrestri più antiche della nostra, però presenta la decodifica rilasciata dal Freedom of Information Act americano di una ricerca fatta dal Majestic 12, 12 come i 12 accessi al Paradiso sotterraneo che sta sotto i Monti Sibillini. Ma andiamo avanti. Vi voglio far vedere l’elenco e le facce stilizzate di queste razze reputate erroneamente aliene. Ma la cosa peggiore è pensare che noi non siamo i padroni del mondo, e quindi è meglio pensare che esistano gli extraterrestri piuttosto che pensare che ci siano razze più antiche della nostra più furbe di noi. Adesso vi faccio vedere qualche viso di queste razze aliene rispetto a una ricerca della National Security americana.

[Musica]

Il “Blue Planet Project” è il misterioso manoscritto, in realtà è un libro che sarebbe stato scritto anonimamente alla fine degli anni ’60 da un gruppo di scienziati americani che lavoravano a una serie di progetti scientifici del governo USA “Above Top Secret” volti a studiare le capacità tecnologiche delle forme di vita aliene in visita sul pianeta Terra. In poche parole, racconta ciò che l’ufologia suppone e sospetta dagli anni ’50. All’interno del “Blue Planet Project”, a cui dedicai due episodi agli albori del mio canale YouTube, viene delineata la possibilità

Stabilire con gli extraterrestri regolari relazioni diplomatiche. Il documento descrive in modo molto attento gli accordi segreti stipulati dal governo degli Stati Uniti con alcune di queste realtà extraterrestri e arricchisce i documenti con una serie di rivelazioni sulle loro caratteristiche fisiche, grado di aggressività, capacità tecnologiche, la loro finalità sul pianeta Terra, le loro intenzioni, eccetera. Propone addirittura una serie di schizzi e disegni che ne descrivono le fattezze. Ma non solo, il libro in questione spazia dagli schianti dei velivoli extraterrestri alla Majestic 12, dalla base di Dulce all’Area 51 e così via. Dati, ricostruzioni, resoconti, analisi e ipotesi. Per quanto non sia assolutamente un documento di intelligence, attenzione eh, o un file declassificato con il FOIA, per quanto non presenti prove o per quanto sia piuttosto arduo stabilire se il suddetto dossier sia genuino o meno, vi garantisco che delinea comunque un quadro che globalmente conferma le conclusioni a cui sono giunti gli ufologi nel corso degli anni.

E oggi cercherò di esporvi al meglio delle mie possibilità, nel mio piccolo, la parte del Blue Planet Project che racconta delle varie razze extraterrestri. La quale io penso che quella che interessi per la mia ricerca attuale sia questa, perché purtroppo c’ho avuto a che fare. Ma quella che più è interessante è questa. Ok, questa. E questa adesso inizio a far parlare Leonardo da Vinci. In questa puntata, Leonardo da Vinci mostra, cioè la puntata mostra tre dipinti di Leonardo Da Vinci nei quali viene indicato con l’indice il punto di osservazione. Voi ricordate che Leonardo da Vinci era conosciuto per scrivere allo specchio. Ecco, dalla illuminazione più forte quindi non debole come sta nei musei, ma più forte. Grazie allo studio di alcuni liberi ricercatori appare che Leonardo voleva trasmettere il suo lavoro alle future generazioni con il suo proprio messaggio privato. I suoi dipinti sono come portali per un altro mondo dove la realtà è nascosta, ma se siamo abbastanza grandi per accettare quello che ha da dire è tutto un altro discorso. Penso che avesse alcuni messaggi molto importanti che voleva trasmettere, non alle persone di quel tempo.

Ok, questo è per farvi capire che c’è una puntata specifica che non la fanno a caso. Ok, eccolo qua quindi la prima cosa che vi presento è questa immagine di Leonardo da Vinci sdoppiata dalla quale, ok, Bluebook scienziati americani [Musica]. Vorrete convenire che questa immagine, casualmente sempre con il dito indice, è uguale alla ricerca degli scienziati americani. 1, 2: Leonardo da Vinci, scienziati americani. Leonardo da Vinci, scienziati americani. Leonardo da Vinci scompare in una grotta per 2 anni, non si hanno più tracce. Dopodiché esce e scrive il codice Atlantico pieno di mostri, di cose, di macchine, un incremento esponenziale. Siccome che lui è nato nel 1452, la Grotta della Sibilla è stata tappata nel 1370 ufficialmente, potrebbe significare che lui, come lascia scritto, entra in una grotta, in un tunnel. Diciamo che il tunnel principale è stato attappato, ma perché? Perché si sono creati dei tunnel più sicuri e più protetti.

Però non ci basta perché due prove sono un indizio, tre prove sono una certezza. Noi siamo alla prima prova. Questa è l’Ultima Cena, quella che ha ispirato la parola M, ma c’è sempre San Giovanni che indica verso l’alto in una catena montuosa con un monte più grosso qua, è un monte a destra importante. Continuo a ribadire Gran Sasso, vedete che c’è un palazzo che copre il monte e vedete che qua ci sono delle case basse sotto un monte e qua c’è il solito dito. Adesso voi, quindi la seconda prova è un monte con un palazzo alto davanti e delle case basse su, il Monte Sibilla, Gran Sasso, Monte Vettore, Monte Sibilla, case basse, palazzo più alto. Contorni Torri Gran Sasso, palazzo più alto, contorni case basse e Monte Sibilla.

Francesco Bacone, non sto parlando io, sta parlando Francesco Bacone 1460, sta parlando Leonardo da Vinci 1500 1600. Palazzo alto sotto il Monte Vettore, palazzo alto sotto il monte ventore, case basse sotto il monte della Sibilla, case basse sotto il monte della Sibilla e il solito dito. E questa è una seconda prova, ma ce ne vogliono tre perché una prova per un magistrato possa diventare una certezza di indagine.

E arriviamo alla terza. Durante la mia ricerca, nelle ultime pagine del mio libro, pur avendo trovato Lux rubila, un testo che riproduce esattamente un leone con una testa e due corpi così come è stato trovato in una lastra sotto San Lorenzo, così come un patto. Quindi esiste un patto tra Madre Natura, chiamiamola così, e chi protegge il segreto di questa Madre Natura con un’aquila che stranamente, eh ok, la ritroviamo sul manoscritto Voynich. Non voglio andare oltre, manoscritto Voynich, Lux Nobila, ti. Notate che la parte più alta a destra è anche qua la parte più alta. Ma quando io dissi che la Porta alchemica Romana lasciata per Delux Nobila ce l’ho messo io in mezzo per fa un po’ pandam. Ma la Porta alchemica Romana è questa con questi due soggetti mezzi gnomi. Voi li ritrovate qua, io sono sicuro, e purtroppo ebraico perché gli Ebrei, una dinastia degli Ebrei non gli ebrei sionisti direi. Vedete che qua riportano delle mappe, una, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8. Qua c’è è messa la rovescio quello che c’è scritto in ebraico qui attorno, il tao con il triangolo nel cerchio. Se non sai vedere non sai cosa significa. Ecco, questo è messo sotto sopra come è la cabala, com’è la cabala ebrea per poter di primo petto poter nascondere qualcosa.

Quando io ho detto che queste 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8 erano le stesse mappe del Voynich, quindi ve lo faccio vedere: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8 più un’installazione centrale. Quando sostengo che i palazzi della Russia sono uguali alle iscrizioni del Voynich e la disposizione delle mappe mariane sono uguali, ve le conto. Ah, intanto saluto San Basilio che cioè Basilio è un amico perché qua c’è Montebove che sarebbe baso, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8 più una mappa centrale. Questo è quello che hanno visto che è la riproduzione di questo. Ma ad avvalorare questa cosa bisogna un attimo che vi incuriosisco. Cioè vi incuriosisco, ho bisogno di parlare della manna, della manna dal cielo, tecnicamente l’Esodo di Mosè narra che una manna dal cielo li ha sfamati per 40 anni e voi pensate che la manna dal cielo sia un aiuto divino e in qualche modo che gli abbia dato cibo. In realtà è un mezzo volante e

In realtà è un mezzo volante e ve lo faccio dire da due ingegneri. Eh, adesso io faccio una presentazione, è un mezzo volante che li ha presi dal monte Sinai e li ha portati sui Monti Sibillini, essendo questa sicuramente la mappa dei monti sibillini. Ve lo faccio dire da due ingegneri che hanno preso un piccolo abbaio e purtroppo moriamo presto per poter comunicare tra di noi, come Mauro Biglino e come Zecharia Sitchin.

Adesso vi faccio vedere una cosa strana. Ora quello che voi vedete è un diagramma. Quindi abbiamo un tondo con delle righe, una testa particolare, un tubo di scappamento, una base. Ora abbiamo un tondo con delle righe, una testa, il tubo di scappamento non c’è, con una base. Questo è il manoscritto Voynich e questo è la rappresentazione dei due ingegneri, quindi non parlo io, parlano due ingegneri. Vi li presento, questi hanno fatto un lavoro enorme, hanno ipotizzato che “Man machine” (George Sassoon e Rodney Dale), ok, Sassoon massone, il signor Massini della loggia massonica veneta nera.

Allora viene fatto un libro, un libro dove dal Talmud, da dei testi scritti non riconosciuti dal Vaticano per paura e, ma per la tradizione ebraica sono come la nostra Bibbia, viene fatta una riproduzione in base a delle informazioni riportate nel Talmud. Tra l’altro c’hanno pure a che fa con Oak Island, pure chi hanno preso un abbaio perché in realtà tutto sta sotto i Sibillini e in base a descrizioni ebraiche antiche, che sono queste che vedete qua, le chiavi del disegno sopra, e queste sono le descrizioni dal testo biblico non riconosciuto ovviamente dal Vaticano per paura di coprire, loro fanno un’ipotesi e questa ipotesi è compromessa. Però per quanto potreste almeno accorgervi dei segni sotto, dei segni sotto della palla coi filamenti, una testa sopra, palla coi filamenti e di una testa sopra, questi ragazzi, questi ingegneri fanno un’opera enorme in quanto cercano di riprodurre, pensando che la manna che scende dal cielo sia una macchina che produce alghe e non certo un’astronave o un mezzo di volo che li prende, li porta sui Monti Sibillini e li tiene lì per 40 anni. Creano un distillatore che però, guarda caso, nessuno avendo contezza di un manoscritto del 1400, potremmo dire che una palla con le righe, con una testa sopra, con una base e con una corona intorno, eh vedete la base, la testa e la testa sopra, direi che questi ingegneri, i quali ho piacere di ripetere i loro nomi perché è importante, siamo George Sassoon e Rodney Dale, lo potete comprare.

Ritorniamo alla Porta alchemica Romana, visitabile a Roma, dove avevo già identificato gli otto accessi, cioè gli otto, le otto mappe lassù, ovviamente è la grotta della Sibilla e lì c’è scritto in ebraico intorno, voi lo potete andare a vedere a Roma, ma ci sono questi due personaggi, questo che c’ha una V sopra il capo e dei baffi a destra sinistra, piccoletto e gnomico a protezione quindi il bosco dei mazzamurelli, potrei dire che son questi.

Adesso intanto ve lo dice l’istituto archeologico italiano no che questa cosa esiste, che è questa, ma adesso ve lo dice Leonardo da Vinci, non parlo più io. Leonardo da Vinci, la terza prova, la terza prova, lubil stessa situazione, mappa Kirk scroll, ve lo dice perché se Leonardo da Vinci per la terza volta descrive questa cosa, iniziamo a mettere dei dubbi. Ora ve lo dice Leonardo da Vinci. Anzi ve lo dice History Channel. Allora in un altro dipinto e qui eccola qua, casco la v, i cappelli laterali, casco la v e i capelli laterali. Dopo di questo, se pensate che sia un testa di cazzo lo dovete dire a Leonardo da Vinci allo History Channel e tutti quelli che sono battuti per nascondere l’importanza del ricongiungersi e di capire che cazzo sta succedendo. 1, 2 History Channel, Leonardo da Vinci. 1, 2 i monti Sibillini, la faccia dell’alieno e come cazzo faceva questo a fare questo? La V, il casco, i baffi laterali o i cappelli, la V, il casco, i cappelli laterali. Dopo di questo vi auguro buona notte.