La scoperta è stata che il manoscritto Voynich è in realtà redatto in monocromia per poi utilizzare i colori sovrapponendoli ai disegni a memoria del sistema crittografico utilizzato per camuffare le informazioni e le immagini.
Sono arrivato alla decodifica del sistema degli errori del Voynich chiamato “Codice dei colori Voynich”, che incrociato con la decodifica degli idiomi del codice Voynich e quindi del linguaggio, ha portato alla scoperta che la sezione definita della storiografia essere una sezione erboristica, è di fatto una serie di rapporti di “intellighenzia” in merito all’andamento della missione di spionaggio in corso nei Monti Sibillini. Tali rapporti riservati sono mascherati in chiave crittografica ed accostati ai disegni “Erboristici” a titolo di depistaggio delle informazioni.
Tornando ai Colori come andremo a dimostrare in seguito: LA NON PRESENZA DELLA COLORAZIONE = precisa che l’oggetto e la propria forma sono corrispondenti alla realtà.
IL COLORE VERDE = dichiara leggere imprecisioni morfologiche
IL COLORE BLU = dichiara che l’oggetto è somigliante, ma spostato di posizione rispetto alla realtà
Il COLORE MARRONE = l’oggetto è in quella posizione ma deformato
Il COLORE NERO = l’oggetto è ingrandito
Il COLORE ROSSO = l’oggetto rappresentato non è ciò che si pensa
IL COLORE NERO = L’oggetto è ingrandito rispetto alla realtà
Considerati tali elementi l’aver identificato con esattezza il codice dei colori ha portato alla perfetta sovrapposizione delle mappe del Voynich ed all’identificazione delle specie arboree riportate nella prima sezione del Voynich di cui se ne menzioneranno solamente alcune atte a far prendere contezza del “Codice dei Colori”, in quanto i testi che accompagnano tali specie arboree come già detto poco sopra, nulla hanno a che fare con la pianta.
FOGLIO N. 8 (dx) EDERA Hedera Helix
È utile ricordare che i disegni delle enigmatica specie botaniche nulla hanno a che vedere con quanto scritto nel foglio. Le specie botaniche rappresentano un depistaggio e il ricordo per la spia inviata di come utilizzare il codice dei colori per camuffare i contenuti rappresentati. In questo caso la scheda mnemonica del codice è quella dell’edera.
La conferma dell’esistenza del codice del colore MARRONE e VERDE è avvenuta prendendo come riferimento le tavole botaniche del Voynich. Mentre il Verde apparentemente sembrava indicasse il colore della foglia e il marrone il colore delle radici, come di consuetudine, in realtà i colori indicavano delle anomalie grafiche.
L’edera è ben nota essere una pianta rampicante e per questo difficilmente si potrebbe rappresentare con un gambo perfettamente dritto colorato in marrone.
Quindi tenendo a mente che numerose specie arboree rappresentate nel Voynich riportavano alcuni elementi dissonanti come le radici tagliate di netto rispetto alla congiunzione con il fusto della pianta, a modo di innesto, arrivai all’ipotesi che il COLORE MARRONE deformasse a piacimento la forma dell’oggetto pur mantenendone il significato e l’ubicazione.
La conferma del CODICE del MARRONE arrivò con l’analisi della mappa centrale del manoscritto. Comparando la realtà dei luoghi trovati geograficamente nella mappa del Voynich, veniva riportata il tetto della rocca della frazione Rocca di Montemonaco (AP) in maniera modificata.
FOGLIO N. 54 (sx) PEPERONCINO Capsicum Annuum
Fondamentale è il caso del Peperoncino. Secondo il CODICE DEL MARRONE viene confermata la deformazione della dimensione della radice. Il VERDE non indica il colore della pianta, ma che la forma dell’oggetto rappresentato, ovvero il frutto, è molto simile alla realtà. Grazie a tale pagina, è avvenuto il riconoscimento del CODICE DEL ROSSO. Difatti la colorazione rossa è usata sui petali del fiore della pianta ma in realtà gli oggetti disegnati sono nella realtà le “Antere” del fiore del peperoncino. Questo errore di sostituire la funzione anatomica dell’oggetto: da “antera” a “petali del fiore”, è stato contrassegnato con il CODICE DEL ROSSO.
IL CODICE DEL ROSSO significa che quello che stai vedendo non è quello che credi, ovvero che l’oggetto rappresentato non ha la funzione indicata. Il CODICE DEL BLU è utilizzato per indicare che il “picciolo o picciuolo” ovvero la parte di congiunzione tra il frutto e la pianta è stato differentemente utilizzato per connettere il fiore alla pianta del Voynich.
FOGLIO N. 8 (Sx) FICO D’INDIA Opuntia ficus-indica
A conferma del codice dei colori, noteremo che la pianta del Fico d’India, viene rappresentata erroneamente con i frutti staccati dalle foglie ma tale errore di posizionamento è stato segnalato con il BLU. È stato applicando anche un pò di BLU alle foglie della pianta, ad indicare che non sono propriamente posizionate a modo di fiore. Il ROSSO viene applicato anche ad una forma che apparentemente sembra la foglia della pianta ma in realtà rappresenta l’esatto posizionamento del frutto essendo simile alla foglia stessa.
Riferendoci all’utilizzo del CODICE DEL BLU nella mappa Voynich, si porta come esempio l’aver rappresentato un edificio davanti la posizione della chiesa quando invece nella realtà della mappa in chiaro di Antoine de La Sale è posizionato laterale alla chiesa. Il CODICE DEL MARRONE è applicato ai tetti della chiesa invertendone la forma rispetto alla mappa in chiaro di Antoine de La Sale.
FOGLIO N. 10 (dx) CACAO Theobroma Cacao
Come si potrà notare tutte le regole del CODICE DEI COLORI Voynich sono rappresentate: I frutti del cacao risultano spostati nella posizione delle radici e sono dipinti di rosso secondo il CODICE DEL ROSSO che indica che quello che vedi non è quello che pensi. Il MARRONE ha deforma le radici, il BLU mantiene la forma dei petali e la funzione, ma ne modifica il posizionamento rispetto alla disposizione del vero fiore del cacao. Il VERDE conferma la similitudine della foglia e il COLORE NEUTRO conferma la corretta forma e posizionamento di uno dei frutti. Viene confermata, non essendo colorata, la forma dei “filamenti” del fiore.
Tale foglio della pianta del Cacao è particolare e apre una domanda: come mai la pianta del Cacao, mai catalogata in Europa, prima del 1753, ed ancor peggio mai conosciuta prima della scoperta dell’America del 1492, è presente in un manoscritto datato al radiocarbonio tra il 1404 ed il 1438?
È forse vero che già si era a conoscenza della presenza del “Nuovo Mondo”? È vero che che sa famiglia Medici di Firenze attorno agli 1440 aveva inviato il nonno di Amerigo Vespucci in una missione segreta con 7 navi in America?
FOGLIO N.35 (dx) Oppio Papaver Somniferum
Il codice dei colori è confermato, si noti l’utilizzo del colore BLU che di fatto è il codice di errore del posizionamento dell’oggetto rappresentato. Il Rosso viene utilizzato per spiegare che quello che in realtà è stato rappresentato come una radice è di fatto il fogliame della pianta dell’oppio.
FOGLIO N. 16 (dx) Canapa Cannabis sativa
La pianta della Canapa rispetta le stesse regole del CODICE DEI COLORI: il Verde conferma la forma similare di ciò che è dipinto. Il Marrone deforma le dimensioni della radice. Il Rosso cambia la funzione dell’oggetto dipinto: infatti ciò che è dipinto di rosso non è un frutto come verrebbe da pensare, ma le inflorescenze della pianta della canapa.
FOGLIO N. 2 (sx) Cocaina Erythroxylum coca
Il CODICE DEL NERO rappresenta una specie di “Zoom” dell’oggetto rappresentato, infatti la bacca della cocaina è sproporzionata rispetto alle dimensioni delle foglie.
Nella mappa del Voynich la caverna della Grotta della Sibilla appare talmente ingrandita da far sembrare il Monte Sibilla una specie di Vulcano rispetto alla rappresentazione in chiaro di Antoine de La Sale.
FOGLIO N. 13 (sx) Agave AGAVE
Nella rappresentazione crittografata dell’Agave si noti l’utilizzo del BLU per indicare che la fioritura non è attaccata alle foglie della pianta ed in ROSSO è stata dipinta la radice che di fatto non è una radice ma il sostegno alla fioritura dell’Agave. Quindi ripetendo il BLU identifica l’errore di posizionamento dell’oggetto ed il ROSSO identifica l’errore di funzione dell’oggetto rappresentato.
FOGLIO N. 18 (dx) Aglio orsino Allium silvestre
Il ROSSO ed il BLU viene applicato sul tubero dell’aglio a giustificazione che la funzione di quello che sembra un frutto è di fatto un tubero ubicato sotto terra. Il BLU indica che i petali nella pianta reale sono simili ma diversamente posizionati nel disegno del Voynich. IL VERDE riferisce che le foglie dell’Aglio sono più o meno simili alla realtà.