Come ho hackerato la mappa del Voynich

Foglio mappa Voynich e zona "x" Monti Sibillini

A seguito delle mie competenze nel settore cartografico, ho intuito che il foglio centrale del manoscritto Voynich fosse una mappa riconducibile alla cartografia dei Monti Sibillini ed ho triangolato con successo, con rilevamenti su 4 lati, l’esatta posizione del Monte Sibilla così come mappato nel Voynich. Importante è stata la scoperta dell’orientamento secondo l’asse Nord – Sud, Est – Ovest delle mappe.

La Cartografia del Voynich riporta di fatto una serie di mappe, 8 mappe, che triangolano una meta centrale sotterranea di particolare importanza, denominata qui sopra nell’immagine con la lettera “X”, di fatto sembra risultare la vera entità dei blasonati 12 apostoli.

Fondamentale, per il buco al sistema delle mappe, è stata la comparazione tra la mappa in chiaro del 1420 di Antoine de La Sale nel suo trattato storico “il Paradiso della Regina Sibilla”. La mappa di La Sale e la sua ricerca, rappresenta la storica leggendaria Civiltà Sotterranea, con la quale si veniva in contatto accedendo da una serie di passaggi di cui uno si narrava fosse  Grotta della Sibilla la quale dovrebbe . La mappa di Antoine de La Sale pur prendendo come riferimento differenti punti cospicui rispetto al Voynich, rappresenta di fatto la stessa zona mappata. La stessa mappa del Monte Sibilla e dei paesi attorno nel  Voynich viene trattata in chiave crittografica con un codice crittografico associato ai colori che deformano la realtà oggettiva della mappa per renderla meno comprensibile confrontandola alla geografia reale.

Per bucare la crittologia del manoscritto ho ritenuto fondamentale concentrarmi sul foglio delle mappe. una volta posizionate tutte le mappe sono poi risalito piano piano alla decodifica degli idiomi del Voynich proprio grazie alla localizzazione delle zone geografiche e dei loro nomi antichi. 

Il miracolo della completa decodifica delle mappe è stato il successo di aver collocato tutte le mappe del Voynich alla geografia della zona dei Monti Sibillini addirittura nella corretta sequenza che per calcolo statisco sarebbe come vincere una lotteria nazionale per ripetute volte di seguito.

Il lavoro è stato umanamente distruttivo ed ancora ammetto vi siano imprecisioni ed errori che mi rima sebbene fossero trascorsi centinaia di anni e fossero occorsi numerosi terremoti ritenuti, con prove filmate, essere stati provocati dai oggetti artificiali che cadono prima dell’evento.