Il Manoscritto Voynich è considerato dalla storiografia ufficiale, il libro più misterioso del mondo perché scritto in un codice enigmatico e con disegni altrettanto incomprensibili. Il Voynich è attualmente conservato presso la Biblioteca Beinecke di manoscritti e libri rari dell’Università Yale (Stati Uniti), al numero di inventario «Ms 408». Le Accademie legate al Sistema, hanno sempre dichiarato la propria incapacità di decodificare tale manoscritto, perché le informazioni celate nella crittografia del manoscritto sono estremamente sensibili per il precostituito Ordine Mondiale. L’errore di aver reso pubblico tale manoscritto è stato compiuto agli inizi del 1900 dai Gesuiti  per una una serie di circostanze concatenatesi. I Gesuiti di quel tempo, non immaginando l’immenso valore del Testo perché crittografato, lo vendettero a  Wilfrid Voynich, un mercante di libri rari di origini polacche, naturalizzato britannico, che lo acquistò dal Collegio Gesuita di Villa Mondragone, nei pressi di Frascati, nel 1912.

Il Manoscritto dicono sia risalente al XV secolo, datazione al radiocarbonio del supporto 1404 e 1438, ed è redatto con un codice crittografico. Il Manoscritto presenta idiomi ed illustrazioni enigmatiche che in realtà seguono una serie di precise regole insegnate da un’antica accademia. Oggi sono certo di aver “bucato” la crittografia del manoscritto e lo sto traducendo. All’interno del manoscritto è stata riscontrata anche la presenza di una mappa enigmatica che ho decifrato per prima grazie alle mie competenze cartografiche. Partendo dalla decodifica di questa mappa ho costruito un riferimento di idiomi, simile alla scoperta della Stele di Rosetta che ha consentito di decodificare nel passato i misteriosi idiomi dell’antico Egitto confrontandoli con l’alfabeto Greco in chiaro. La soluzione all’enigma del Manoscritto Voynich è una descrizione degli accessi al soprannominato “Paradiso Santo”, ubicato in Italia, così come descritto da una Loggia Segreta a Narni a seguito di un ritrovamento archeologico nel museo di Narni sotterranea, o come Antoine de La Sale scriveva nel 1420 in merito ad una installazione sotterranea segreta che chiamava “Il Paradiso della Regina Sibilla”, (disponibile solo in wiki in Francese) ed accessibile solo alle più blasonate famiglie mondiali desiderose di approfittarsi del potere della conoscenza, per continuare a rendere suddito il mondo.

Il Manoscritto Voynich è una localizzazione esatta geografica, con tanto di triangolazioni ed esatte altezze altimetriche. È la reale testimonianza dell’ubicazione della Vera Arca di Noè situata sotto i Monti Sibillini in Italia, che non è certo una barca in legno, bensì una installazione sotterranea costruita da evoluti individui di questo pianeta, in epoca pre diluviana che di fatto e meschinamente si sono protetti da un cataclisma, lasciando morire all’esterno i propri simili per carenza di posti, così come i Potenti farebbero oggi! Nel 1889 G. Miliani sale sul Sibilla in Ottobre partendo da Bolognola. Egli annota dettagli e tradizioni locali, tra le altre quella secondo la quale i pronipoti di Noè, quando si diffusero in Europa, si sarebbero stabiliti in Sicilia ma anche intorno al Monte Sibilla.